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Pro Loco Don Donato Paesano

  • Indirizzo: Via Madonna del Soccorso, 1
  • Mobile: +39 331 5808422
  • E-Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La Proloco Don Donato Paesano è nata nel 2012 con l'intento di promuovere i prodotti, le tradizioni e la cultura della Città di Eboli ed è intitolata all'omonimo parroco ed indimenticato parroco ebolitano, impegnato nel sociale ed ideatore dell'Agosto Ebolitano, tra i maggiori eventi folkloristici dell'Italia Meridionale negli anni '70.
 
La Proloco Don Donato Paesano lavora in sinergia con altre realtà associative del territorio nell’organizzazione di eventi e manifestazioni culturali, come fiere, convegni, spettacoli musico-teatrali, escursioni naturalistiche, artistiche e monumentali.
 
Don Donato Paesano nacque ad Eboli il 31 dicembre 1928, in una casa del Centro antico ubicata in prossimità della chiesa di San Nicola e distrutta dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale. Conobbe la guerra e le difficoltà di una vità povera in giovane età. Nel dopoguerra, quando frequentava il penultimo anno della Scuola Agraria, avvenne l'incontro con don Enrico Mastrangelo, sacerdote ebolitano che diventerà sua guida spirituale. Nel maggio del '45 il giovane Donato entrò in seminario. Fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1953. Celebrò la sua prima messa nella chiesa di San Nicola de Schola Graeca e quattro anni dopo, nel 1957, fu nominato vice parroco nel Duomo di Salerno. L'anno successivo divenne Cappellano dell'Istituo d'Osservazione Minorile di Eboli, compito che ricoprì con grande impegno per ben 30 anni. La sua vita evangelica è stata caratterizzata dall'impegno sociale verso i più giovani e bisognosi, anche attraverso l'insegnamento: è stato insegnante di religione ad Eboli ed a Salerno. Ad Eboli ha inaugurato l'Istituto Industriale ed il Liceo Artistico. L'8 aprile del 1988 con Decreto Arcivescovile fu nominato Rettore delle chiese di San Nicola de Schola Graeca, San Biagio e Sant'Eustacchio e Sant'Antonio da Padova (interna al complesso conventuale della S.S. Trinità). Varie sono state anche le sue opere di recupero architettonio di luoghi sacri della Città, come la Rettoria di Sant'Antonio, San Biagio (chiusa al culto religioso agli inizi degli anni '90 e divenuta centro di riferimento per varie Associazioni culturali del territorio)  e la chiesetta di San Donato, sull'omonima collina, facendo rivivere la tradizionale festa della notte di San Donato (7 agosto). Insieme ad alcuni amici costituì la "Pro loco Eburina", organizzatrice nel 1972 del primo Agosto Ebolitano, una vera e propria carrellata di iniziative culturali, sportive, artistiche, ma soprattutto folcloristiche, alle quali parteciparono non solo i gruppi locali e nazionali ma anche i gruppi folcloristici di mezza Europa. Attiva per 7 edizioni, la manifestazione, che si svolgeva nella centralissima Piazza della Repubblica, fu caratterizzata da programmi sempre più strutturati, fino a divenire uno dei maggiori eventi folk del Sud Italia. L'evento fu voluto ed ideato in primis per la rivalutazione e promozione del territorio ebolitano. Don Donato Paesano morì il 13 ottobre 2011 nella sua Eboli, dove è ben vivo il ricordo di uno dei maggiori padri nobili della Città e della sua straordinaria opera di evangelizzazione e socio-culturale.
La Proloco Don Donato Paesano è nata nel 2012 con l'intento di promuovere i prodotti, le tradizioni e la cultura della Città di Eboli ed è intitolata all'omonimo parroco ed indimenticato parroco ebolitano, impegnato nel sociale ed ideatore dell'Agosto Ebolitano, tra i maggiori eventi folkloristici dell'Italia Meridionale negli anni '70.
 
La Proloco Don Donato Paesano lavora in sinergia con altre realtà associative del territorio nell’organizzazione di eventi e manifestazioni culturali, come fiere, convegni, spettacoli musico-teatrali, escursioni naturalistiche, artistiche e monumentali.
 
Don Donato Paesano nacque ad Eboli il 31 dicembre 1928, in una casa del Centro antico ubicata in prossimità della chiesa di San Nicola e distrutta dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale. Conobbe la guerra e le difficoltà di una vità povera in giovane età. Nel dopoguerra, quando frequentava il penultimo anno della Scuola Agraria, avvenne l'incontro con don Enrico Mastrangelo, sacerdote ebolitano che diventerà sua guida spirituale. Nel maggio del '45 il giovane Donato entrò in seminario. Fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1953. Celebrò la sua prima messa nella chiesa di San Nicola de Schola Graeca e quattro anni dopo, nel 1957, fu nominato vice parroco nel Duomo di Salerno. L'anno successivo divenne Cappellano dell'Istituo d'Osservazione Minorile di Eboli, compito che ricoprì con grande impegno per ben 30 anni. La sua vita evangelica è stata caratterizzata dall'impegno sociale verso i più giovani e bisognosi, anche attraverso l'insegnamento: è stato insegnante di religione ad Eboli ed a Salerno. Ad Eboli ha inaugurato l'Istituto Industriale ed il Liceo Artistico. L'8 aprile del 1988 con Decreto Arcivescovile fu nominato Rettore delle chiese di San Nicola de Schola Graeca, San Biagio e Sant'Eustacchio e Sant'Antonio da Padova (interna al complesso conventuale della S.S. Trinità). Varie sono state anche le sue opere di recupero architettonio di luoghi sacri della Città, come la Rettoria di Sant'Antonio, San Biagio (chiusa al culto religioso agli inizi degli anni '90 e divenuta centro di riferimento per varie Associazioni culturali del territorio)  e la chiesetta di San Donato, sull'omonima collina, facendo rivivere la tradizionale festa della notte di San Donato (7 agosto). Insieme ad alcuni amici costituì la "Pro loco Eburina", organizzatrice nel 1972 del primo Agosto Ebolitano, una vera e propria carrellata di iniziative culturali, sportive, artistiche, ma soprattutto folcloristiche, alle quali parteciparono non solo i gruppi locali e nazionali ma anche i gruppi folcloristici di mezza Europa. Attiva per 7 edizioni, la manifestazione, che si svolgeva nella centralissima Piazza della Repubblica, fu caratterizzata da programmi sempre più strutturati, fino a divenire uno dei maggiori eventi folk del Sud Italia. L'evento fu voluto ed ideato in primis per la rivalutazione e promozione del territorio ebolitano. Don Donato Paesano morì il 13 ottobre 2011 nella sua Eboli, dove è ben vivo il ricordo di uno dei maggiori padri nobili della Città e della sua straordinaria opera di evangelizzazione e socio-culturale.
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